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"Kilian è uno che corre sognando e non il contrario. La manifestazione corporea è solo il mezzo con il quale ha trovato la sua via e ora si trova nel bel mezzo del suo viaggio a una velocità inerziale, decisamente veloce. Le emozioni, i ricordi e le descrizioni delle sue corse sono figlie dell'età e cambiano nel corso del libro esattamente come in quelle della vita". Ho respirato aria fresca ed energia contagiosa tra le pagine del libro di Kilian. Correre o morire è ovviamente una perfetta metafora della vita. Alla parola 'correre' vorrei che fossimo in grado di sostituire la parola 'sognare', combattere, agire. È forse proprio questo che abbiamo disimparato a fare". (dalla prefazione di Simone Moro)