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"L'arte del ricordare" di Giovan Battista della Porta, uno dei maggiori pensatori del Rinascimento, è un interessante ed originale esempio di trattato rinascimentale dell'arte della memoria, che nel Cinquecento ebbe numerose e variegate manifestazioni. Pubblicato per la prima volta nel 1566, "L'arte del ricordare" venne ristampato nel 1583 ed ebbe una seconda edizione in latino intitolata "Ars reminiscendi" (1602), in molti punti significativamente diversa da quella italiana. Questo breve trattato enfatizza l'importanza delle arti figurative nella costruzione del privato paesaggio mentale del praticante dell'arte della memoria, ma sottolinea anche la centralità delle emozioni legate ai ricordi del praticante stesso, creando quindi un sottile dialogo mentale tra memoria e immaginazione nel quale passato e futuro interagiscono sul palcoscenico interiore della mente. Per questo, "L'arte del ricordare" è anche un metodo per rivisitare e interpretare la propria biografia. L'arte della memoria, Della Porta suggerisce, è anche autobiografia. Questa ristampa dell'edizione italiana del 1566 è preceduta dalla prima traduzione inglese. Lo scopo di questo volume è essenzialmente didattico, poiché molti testi rinascimentali sull'arte della memoria attendono ancora di essere resi accessibili ad un pubblico di lingua inglese. Con un saggio di Frederick A. De Armas.