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Quando il nazismo e il fascismo iniziarono la loro opera di distruzione degli ebrei d'Europa mancò una vera protesta, così come mancarono azioni decise nel dopoguerra quando il tempo iniziò a cancellare le tracce di tante vite brutalmente calpestate. Per fortuna negli anni '50 in Italia si mobilitò un piccolo gruppo di idealisti inarrestabili che seppero almeno in parte preservare l'esistenza e la memoria dell'ebraismo italiano attraverso complesse operazioni di salvataggio. Questo libro vuole raccontarne la storia, ponendo al centro della narrazione l'Aròn ha-Kodesh della sinagoga di Reggio Emilia, l'armadio sacro, custode dei rotoli della Torà. La sua presenza a Reggio Emilia prima della Shoah, il suo salvataggio e il successivo trasferimento sull'altra riva del Mediterraneo, a Haifa in Israele, ci parlano di continuità, di universalità e della capacità umana di non arrendersi davanti all'ingiustizia.