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Michael Rost giunge a Vienna con l'audacia dei suoi diciotto anni, senza un soldo ma ben determinato a conquistare la capitale dell'impero e a godere delle opportunità che essa offre al tramonto del suo splendore. Frequenta senza scrupoli chiunque capiti per la sua strada: prostitute, rivoluzionari, ufficiali, disgraziati e ricconi; uno di questi, Peter Dean, lo prende sotto la sua protezione permettendo al giovane di affittare una stanza nella casa di un'agiata famiglia borghese. In poco tempo, Rost sedurrà Gertrud, la moglie del padrone di casa, per poi corteggiarne la figlia sedicenne, senza timori per le scandalose conseguenze che un simile triangolo amoroso potrebbe comportare. Nella impossibilità di porre un freno alle proprie passioni, Rost conduce un'esistenza disordinata, costellata di colpi di fortuna e momenti di euforia ma anche di solitudine, vagabondaggi e immancabili sconfitte. Lo ritroveremo, alla fine del romanzo, a Parigi, ancora spregiudicato, ancora senza una fissa dimora, ma ormai consapevole di dover tirare le somme della propria vita. In questo sorprendente romanzo erotico, ritrovato miracolosamente tra le sue carte, Vogel tratteggia una Vienna in cui i molteplici fermenti che la animano non si coagulano in alcuna progettualità e dipinge lucidamente un'umanità priva di punti di riferimento, rappresentazione di un'Europa che sta scivolando verso una irreparabile disgregazione.