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L'uomo è il risultato di una scelta di Dio o quello di una lenta evoluzione? Ma in questo caso, perché solo l'uomo si è evoluto mentre tutti gli altri animali sono rimasti allo stadio iniziale, privo di coscienza? La colpa commessa nel Gan Eden mangiando del frutto proibito, che però Dio aveva posto proprio "in mezzo" al giardino, e il conseguente allontanamento dal Paradiso terrestre come e con quanta severità devono essere valutati? Quali sono i compiti e le mete dell'uomo sulla terra? Questi e numerosi altri interrogativi sempre attuali, sempre pressanti, si pone questo nuovo commento della Torà che non vuole essere un testo di arida dottrina, anche se tiene presente la saggezza e le risposte dei Maestri del passato, ma che, con uno stile semplice e piano, costruisce paralleli che rendono l'insegnamento di ieri estremamente attuale e moderno. Invito alla lettura della Torà costituisce effettivamente un invito rivolto al lettore perché rifletta sui problemi della vita e sull'eterna validità di un Libro che, stilato migliaia di anni fa, continua ad essere fonte inesauribile di insegnamenti e di meditazione.