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Trentotto film da regista e molti altri come sceneggiatore e interprete. Nel 1941, con "Il mistero del falco", dal romanzo di Dashiell Hammett, l'esordiente John Huston creò il film noir e definì il personaggio da duro di Humphrey Bogart. In quarantacinque anni di carriera ha lavorato con le star hollywoodiane di tre generazioni: oltre a Bogart e a Lauren Bacali, Katharine Hepburn, John Garfield, Gregory Peck, Robert Mitchum, Deborah Kerr, Clark Gable, Ava Gardner, Burt Lancaster, Marilyn Monroe, Montgomery Clift, Elizabeth Taylor, Marion Brando, Paul Newman, Sean Connery, Michael Caine, Albert Finney, Sylvester Stallone, Kathleen Turner, Jack Nicholson. Ha vinto due Oscar nel 1948 per la regia e la sceneggiatura di "Il tesoro della Sierra Madre"; per lo stesso film, statuetta anche per il padre Walter Huston, come migliore attore non protagonista. Circa quarant'anni dopo, fu la figlia Anjelica a vincere l'Oscar per la sua interpretazione in L'onore dei Frizzi, acidissima satira anti-Padrino e penultimo film di Huston. John Huston ha attraversato la storia del cinema americano come un eterno ragazzaccio, pronto a sfidare le convenzioni e a inventare il nuovo, ma anche ad accettare compromessi per continuare a lavorare. Ha sperimentato sui generi e sul colore, ha raccontato per primo il tramonto del Mito americano e, negli anni Settanta e Ottanta, ha descritto con l'energia e l'ironia di un ventenne il crollo definitivo del Sogno e il disincanto.