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Una rilettura radicale e appassionante di uno dei registi più scomodi, censurati e soprattutto meno compresi del nostro cinema che ha attraversato la fine del neorealismo e la commedia all'italiana, con film tra cui La notte brava, Il Bell'Antonio, Agostino. Bolognini è un regista dai molti meriti, elegante nello stile quanto corrosivo nella sua visione della società. Il suo cinema è caratterizzato da una conoscenza tecnica e figurativa straordinaria e da un gusto personale della messinscena. Emerso insieme a molti altri validi colleghi in un momento storico difficilmente ripetibile, è una figura che viene finalmente riscoperta in quest'ultimo periodo. Con 170 fotogrammi in bianco e nero.