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Questo saggio tratta di un nuovo modello di universo, realizzato dall'autore, che descrive con un'unica equazione, sia l'universo del Big Bang che quello attuale e individua in modo incontestabile le proprietà fisiche della "singolarità" che era presente al Big Bang. L'autore, considera che al Big Bang l'universo era costituito da una infinità di buchi neri di Planck, che occupavano complessivamente un volume microscopico e la cui densità è la più alta tra quelle previste dalla fisica. Questi, avrebbero subito una evoluzione che ha determinato la formazione dello spazio e della materia ordinaria. La formazione delle stelle e delle galassie comporta che nel tessuto cosmico siano stati presenti grumi di materia a densità nucleare e non, come si crede, semplici increspature di densità. Si esclude la presenza di energia e materia oscure e si asserisce che l'antimateria si è trasformata in materia. I dati calcolati sono concordi con quelli della letteratura. Sono presenti equazioni che calcolano la velocità di espansione dell'universo e l'età e la distanza degli oggetti cosmici.