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A dieci anni dalla scomparsa di Mario Quesada (1941-1996), l'Archivio Quesada e gli Archivi delle Arti Applicate Italiane del XX secolo si fanno promotori di una mostra che intende raccogliere il suo originale percorso intellettuale. Allestita presso il Museo Boncompagni Ludovisi, alla cui fondazione aveva contribuito, l'esposizione è accompagnata da un esaustivo catalogo a cura di Andrea Franchi, Maria Paola Maino e Irene de Guttry. A partire dai primi anni Settanta fino alla sua morte, Quesada ha toccato campi diversi cogliendo e affinando il gusto di una generazione. Nel clima diffuso della rivalutazione del Novecento italiano, ha studiato spesso artisti allora poco noti o dimenticati. Con trasporto affettivo si è anche occupato di artisti contemporanei di volta in volta da lui sostenuti attraverso mostre e articoli per quotidiani e riviste. Le opere esposte provengono prevalentemente dalla sua collezione, ma in parte anche da altre raccolte, e sono commentate da brani estratti dai suoi scritti e rispecchiano le sue predilezioni. Il catalogo si apre con una serie di "ricordi" degli amici e dei compagni di strada che formano un puzzle sorprendentemente ricco di episodi e annotazioni personali. Seguono le tre sezioni centrali: Arte Moderna, Arte Contemporanea e Poesia. Costituiscono una novità alcuni inediti: articoli ritrovati nel suo archivio e un gruppo di poesie risalenti agli anni giovanili. La sezione "Pubblicazioni" contiene un elenco completo.