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Quale è stato l'impatto del computer nell'arte contemporanea. Come è cambiato il modo con cui gli artisti lavorano con gli strumenti digitali? L'elaboratore elettronico è entrato appieno nel mondo dell'arte contemporanea e con il computer siamo di fronte a un nuovo sistema rappresentativo, poiché la conformazione dell'immagine digitale non scaturisce da sistemi e meccanismi ottico-chimici, bensì per mezzo di un nuovo linguaggio, la cui sintassi è fatta di algoritmi, modelli logici ed equazioni matematiche. L'immagine di sintesi non rappresenta più un determinato oggetto, evento o fenomeno reale, ma "presenta" un costrutto formale autonomo e autoreferenziale, dove i numeri prendono "forma" e l'elaboratore diviene l'agente di una visione senza sguardo e uno strumento "ideale" nella creazione di ambienti artificiali, non più meramente osservabili ma percorribili. La visione si trasforma così in un sistema complesso. L'immagine sintetica non è più passivamente osservata, ma invasa, toccata, modificata, manipolata. All'estetica della rappresentazione si aggiunge l'estetica dell'interazione, della partecipazione, in cui l'immagine diviene l'anello di un processo creativo articolato, la visione si fa esperienza e dà vita a problematiche legate a nuove modalità percettive e cognitive.