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«Questo tipo di ignoranza culturale-marziale, ormai tramandata e consolidata da oltre un secolo, è la causa dell'inefficacia di tali tecniche, e quindi il decadimento di quelli che oggi sono definiti erroneamente stili tradizionali, i quali, assurti ormai a verità assiomatiche, rendono estremamente difficile invertire questa tendenza alla mediocrità». Così questo libro annuncia l'oggetto delle sue pagine: la diffusione dell'ignoranza e della mediocrità all'interno delle scuole di arti marziali tradizionali cinesi e non solo. La trattazione che ne segue è una sorta di genealogia di questa involuzione che, nella prosa spesso scanzonata di De Angelis, tocca campi differenti, dalla politica, all'educazione, dalla filosofia e religione, alla stessa vita sociale, offrendo paragoni e differenti riflessi da Oriente a Occidente, dal passato al presente e viceversa. Tuttavia, per l'autore, questa involuzione è iniziata diversi secoli fa, quando l'arte marziale ha avviato un processo di alienazione dalle tecniche militari, quando l'abilità ha ceduto il posto all'esteriorità, la pratica reale all'idealizzazione del movimento, la competenza alla mediocrità. De Angelis, ripercorrendo delle tappe importanti della cultura cinese, analizza e spiega nel dettaglio i concetti e le teorie marziali più rilevanti, dandone la giusta connotazione in un mare di credenze impeccabilmente false.