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L'autore ripercorre in una narrazione ricca di divagazioni , spunti di costume, tic e polemiche gli ultimi 15 anni del nostro teatro, osservato dalla poltrona di critico del settimanale "Panorama". Fra ironie e divertimenti, affiora anche il rammarico : "I ragazzi irresistibili del titolo" scrive "siamo noi, che ci ostiniamo a militare nella critica teatrale". E se la prende con chi lo considera un mestiere in via d'estinzione.
