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"Arezzo con un'urbanistica composta da strade, stradine e vicoli che si aprono in una piazza, o piazzetta, è come una scenografia naturale di teatri continui, inattesi, che mi hanno invitato a descriverli, seguendo una idea da tempo coltivata: un itinerario delle piccole chiese. Non è un libro di divulgazione storica, neppure di critica artistica, non c'è la volontà di insegnare con nozioni, date, analisi dettagliate di costruzioni; c'è invece un'ambizione, quella sì, di riscoprire degli angoli, delle atmosfere, una certa poetica che Arezzo sa ancora custodire, in modo nascosto, quasi segreto". (Francesco Susi-Neri)