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Quando nel 1959 Umberto Preziotti decise di fondare nella "sua" città una Scuola d'arte - inizialmente con una sezione di ceramica e una dedicata alla lavorazione dei metalli - tale tipologia scolastica aveva ormai alle spalle una consolidata tradizione, europea e italiana, ed anzi, proprio negli anni di profonda trasformazione sociale nell'Italia del boom economico, era stata individuata come un importante modello per la formazione delle giovani generazioni, in quanto capace di coniugare la trasmissione di saperi antichi con l'acquisizione di nuove conoscenze "moderne".