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Chi scrive è un bambino che frequenta la scuola secondaria di primo grado, con una viva curiosità per le parole e i mondi che queste creano e che nei bambini Asperger si manifestano secondo regole che prescindono dalle nostre sovrastrutture di pensiero, dai nostri pregiudizi e preconcetti. Sin da piccolo ama scrivere brevi storie; le scrive di getto, al computer, oppure utilizza uno stampatello maiuscolo di non facile interpretazione. A dodici anni comincia a scrivere poesie, i cui significati sembrano nascere da un mondo più adulto di quello che la sua età farebbe supporre; in esse prevalgono elementi di ritmo, ripetizioni, giochi di assonanze, immagini che alterano i significati immediati e conferiscono al testo accezioni e sfumature dotate di una bellezza e di una capacità di suggestione davvero singolari. Le illustrazioni che accompagnano le poesie cercano di evocare il mondo di Giovanni e di sottolinearne l'originalità a partire da una modalità di espressione che è in primo luogo quella legata ai sensi, che rivela una ricchezza e una profondità di idee e di contenuti che non ci si aspetterebbe di trovare nel mondo chiuso, per lo più incomprensibile, a volte bizzarro, della realtà autistica.