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Nel 1978 Gemma Coletti perdeva il figlio Davide di 16 anni. Dopo l'iniziale disperazione, la madre reagì al dolore conducendo una personale ricerca che potesse restituirle il contatto con quel figlio così prematuramente perduto. Iniziò così il suo lungo e faticoso viaggio nell'invisibile che la portò a ritrovare Davide, dapprima attraverso la psicofonia e in seguito attraverso la telescrittura. Davide con il tempo è divenuto tramite e messaggero di decine di entità, in particolare giovani, desiderose di comunicare il proprio messaggio di amore e di speranza ai propri cari rimasti sulla Terra. La prima parte di questa vicenda è esposta nel primo libro di Gemma Cometti "I nostri figli".