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Lo sviluppo della società moderna è certamente tra le cause della aumentata incidenza dei tumori. La scienza, in compenso, ne ha ridotto la mortalità. Se all'inizio del secolo scorso il tumore era sinonimo di morte, oggi per alcune forme la guarigione raggiunge e supera il 90% dei casi. La ricerca biomedica è alla base di questi risultati che, non ancora esaustivi, lasciano intravedere in tempi non lontani una vittoria totale dell'uomo sulla malattia. Prevenzione, diagnosi precoce e farmaci cosiddetti intelligenti hanno trasformato la prognosi delle neoplasie. Studi genetici e molecolari permettono, oggi, una migliore comprensione dei meccanismi di sviluppo di queste patologie. I tempi di sopravvivenza e la qualità della vita hanno subito virate in senso positivo. Con legittima soddisfazione si può sostenere che rispetto ad ieri, grazie alle nuove conoscenze, di tumore si muore di meno e si vive più a lungo. Il volume, nato con lo scopo di raccogliere fondi per finanziare i proggetti dell'Istituto Nazionale Tumori e il LILT, affianca le poesie di Sansan e le fotografie di Simone Florena, per le quali hanno posato medici e dirigenti. "Questo opuscolo vuole avere lo scopo non tanto di affermare la insostituibile validità della scienza [...] quanto di stimolare l'interesse di tutti a sostenere la ricerca che è l'unica arma posseduta dall'uomo per dare risposte ai limiti della conoscenza." (Mario Luigi Santangelo)
