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Un viaggio - o una passeggiata - fra ricordi d'infanzia, riflessioni sul presente, paesaggi mentali e insieme reali. Questo ci offre l'originale, inconsueto libro di Fabio Contestabile, autore finora solo di testi poetici e dunque alla sua prima prova con altri strumenti espressivi. Ma c'è di più: l'autore, che ha compiuto studi di linguistica storica e storica comparata, ci parla anche delle parole in cui prendono forma i suoi (e i nostri) ricordi e il suo (e il nostro) presente, ci invita a seguirne la storia, a scavare nel loro formarsi come strumento di comunicazione e identità culturale. E poi c'è lo spazio, la strana mappa che viene via via disegnando sul filo dei pensieri o nei silenzi dei pomeriggi trascorsi in compagnia dell'enigmatico Pétur. Testo complesso, dai continui rimandi fra le diverse sue componenti; testo per lettori raffinati e curiosi alla ricerca di nuove geografie della narrazione. Il tutto non senza qualche spunto polemico o momento che induce al sorriso.