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La racija dell'esercito e della polizia ungherese a Novi Sad dura tre interi giorni - 21, 22, 23 gennaio 1942. È la prima rappresaglia collettiva degli occupanti. Viene sterminata la comunità ebraica, decimati i serbi, uccisi slovacchi, croati, rom, rumeni; colpiti i 'nemici etnici' e i sospetti oppositori. La rappresaglia fallisce e i giorni di Novi Sad diventano il passaggio di sangue attraverso il quale il movimento di Liberazione guadagna una coscienza unitaria.