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«"La Folla" non offre ai suoi abbonati a 5 lire né chincaglieria né cartelle di lotteria né automobili. Offre solo Per ammazzare il "Corriere della Sera", il romanzo più spettacoloso del giornalismo dei nostri tempi»: con queste parole, nell'autunno 1912, veniva annunciato sulla rivista «La Folla» il romanzo del giornalista e scrittore socialista Valera. Il testo non venne mai pubblicato ed è stato considerato fino ad oggi introvabile. In quest'opera, che per la prima volta si pubblica in volume, l'autore nomina centinaia di giornalisti, scrittori e politici, innumerevoli testate italiane e internazionali; di tutti e di tutte discute l'organizzazione, gli orientamenti, le azioni, ne giudica le firme e l'atteggiamento tenuto nei confronti del potere. Un ritratto spietato e disincantato del giornalismo italiano ed europeo tra Otto e Novecento, e il sogno di un nuovo quotidiano, «Il Corrierissimo», che non sarà la tribuna dell'opinione nazionale, liberata dall'influenza del «Corriere della Sera», ma il principale divulgatore del verbo socialista, antiborghese e antimonarchico in tutti gli angoli della terra, per la redenzione dell'umanità, finalmente illuminata dal «Sol dell'Avvenire»