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Del prezioso epistolario di Leopardi il volume illustra in modo organico e nuovo le vicende lungo l'Ottocento, muovendo dal retroterra della sua prima edizione e spingendosi fino alla quinta "ampliata e più compiuta". Le carte e i libri appartenuti a Prospero Viani (1812-1892) sono stati eletti a osservatorio privilegiato e punto di partenza per una vasta ricognizione di materiali inediti o malnoti. All'interesse storico, con ovvio riguardo anche alla fortuna di Leopardi, se ne somma e intreccia un altro spiccatamente filologico, rivolto pure al domani dei futuri editori dell'epistolario. L'indagine storica collabora in modo costante e deciso a fare luce sulle vicissitudini della trasmissione testuale, trasferendo così frequenti e non irrilevanti benefici nel corpo vivo delle lettere leopardiane, nella loro stessa lezione. Sul fronte filologico esce così rafforzata e assai più consapevole la recensio; la gerarchia dei testimoni non di rado è stata modificata; alle copiose rettifiche puntuali si aggiunge pure qualche incremento netto. Nel disciplinare questa messe di materiali e informazioni, il volume mira a conciliare criteri di pertinenza, economia e chiarezza.