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Sappiamo davvero che cos'è la vita ordinaria, che cos'è per noi l'ordinario? Il presente volume costituisce un tentativo profondo e coerente di esplorare la vita ordinaria nel suo carattere al contempo evidente e indefinibile, prossimo ed estraneo. Muovendo dalla convinzione che il compito di una filosofia dell'ordinario sia di ricondurci a noi stessi, ricondurre le nostre parole dal loro uso metafisico al loro uso quotidiano,ricondurre la conoscenza del mondo all'accettazione del reale, l'autrice propone una vasta ricognizione che mira a sottolineare la dimensione democratica del ricorso al quotidiano e le sue implicazioni etiche, estetiche e politiche. Filosofia del linguaggio ordinario (Wittgenstein, Austin, Cavell), etiche della cura, pragmatismo statunitensee, scienze sociali sono così combinati in una prospettiva originale e contribuiscono a mettere in evidenza la potenza non solo formatrice ed emozionale, ma anche teorica e cognitiva di una serie di materiali ordinari - le conversazioni quotidiane, il lavoro di cura, le culture popolari come il cinema e le serie televisive.