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Questi tre studi sono la prima monografia in italiano sul "De mulieribus claris". Nel primo saggio si analizzano i testi classici e i florilegi medievali di figure muliebri. Questi testi possono essere stati ispiratori del "De mulieribus". La raccolta di biografie femminili offre poi molti punti di contatto e analogie con le novelle del Decameron. Tramite intertestualità, analogie e gemmazioni degli stessi sottotesti letterari, i rapporti tra le due opere si stringono, dimostrando che la vocazione narrativa e la disponibilità all'affabulazione di Boccaccio non viene meno neppure nelle opere latine ed erudite, come il "De mulieribus claris". In quest'opera ogni biografia è trasformata in una piccola novella. Questo è l'argomento del secondo saggio. Grazie ad una realistica caratterizzazione psicologica delle sue protagoniste, Boccaccio offre una nuova immagine di donna: "La donna umanistica" al centro del terzo saggio. Cambia il modo di vedere e rappresentare le donne: non sono più astratte immagini simboliche e stereotipiche bensì nuovi esempi vitali, reali, in cui identificarsi.