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All'inizio del XIV sec. si sviluppano numerosi dibattiti filosofici che hanno lo scopo di ridefinire le strutture fondamentali del processo conoscitivo. Nozioni come imago, phantasma, phantasia, species, ereditate dalla tradizione peripatetica, sono messe in discussione e rilette alla luce di nuove ipotesi. Il De imagine (Ordinatio, liber I, dist. 3, pars 3) di Duns Scoto costituisce un punto di vista privilegiato per rendersi conto delle proporzioni di queste discussioni, mostrando secondo differenti angolature la funzione centrale dell'immagine all'interno del processo conoscitivo. Le quattro quaestiones, in cui si articola questa parte dell'Ordinatio, si interrogano in particolare sulla natura e sull'esistenza delle species intelligibiles, sulla causalità parziale o totale dell'intelletto all'interno del processo conoscitivo, sul rapporto di priorità tra intelletto e oggetto e infine sulla possibilità che nella mente umana esista un'immagine distinta della trinità divina. Il volume non vuole essere unicamente una traduzione italiana dell'opera di Duns Scoto, bensì uno strumento adeguato per cogliere il suo modo di procedere e il contesto culturale cui si riferisce.