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Oggi, forse, soltanto pochi cultori della storia dell'automobile sanno che cosa sia stata la Cisitalia. Un marchio quasi "a conduzione familiare" che, nell'immediato Dopoguerra, grazie all'estro e al coraggio di Piero Dusio, ricco industriale piemontese, seppe dar vita ad un capolavoro di automobile come la 202 coupé carrozzata da Pinin Farina - la sola vettura ed essere ancora oggi esposta al Museo d'arte moderna di New York. Non solo, ma da quella piccola realtà industriale nacque anche una monoposto da corsa, costruita "in serie", l'agile e veloce D46, così come la Grand Prix, progettata nientemeno che da quel genio di Ferdinand Porsche. Il volume a firma di Nino Balestra, già autore di altri libri dedicati alla Cisitalia, è l'occasione per ripercorrere l'intera produzione del Marchio, dal 1946 alla metà degli anni Sessanta. Preziose immagini d'archivio, alcune inedite, completano l'opera che si chiude con il meticoloso lavoro di restauro condotto su una 202 Cabriolet riportata all'antico splendore.