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Dando finalmente seguito a un progetto che aveva in animo sin dai tempi della Topolino, nell'autunno del 1964 l'ingegner Dante Giacosa riesce a lanciare la prima Fiat a trazione anteriore. In realtà non è una Fiat ma un'Autobianchi, il marchio satellite di Desio. Oltre che per il tutto avanti, la Primula si segnala per un'altra scelta coraggiosa quanto insolita: la carrozzeria a 3 porte con portellone. Accolta senza eccessivi entusiasmi dal mercato anche per un prezzo non proprio concorrenziale, la Primula è declinata in una serie quasi infinita di carrozzerie: 2, 4, 5 porte e coupé, e anche sul piano meccanico il vecchio motore di derivazione 1100 è sostituito con i nuovi propulsori della Fiat 124. Di lì a un anno, le si affianca (per poi sostituirla), la A111, che replica la meccanica della Primula su una ben più convenzionale carrozzeria a tre volumi. Una berlina più ricercata rispetto ai modelli Fiat dell'epoca, che nell'autunno 1972 lascia però le scene. Immagini inedite, per lo più a colori, schede tecniche dettagliate e una sezione dedicata al restauro raccontano la genesi e l'evoluzione delle uniche due Autobianchi pensate e progettate non espressamente come utilitarie.