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Perché è più facile obbedire a Dio che non confidare in lui? Obbedire a Dio, infatti, sembra una cosa ragionevole: le sue leggi appaiono logiche e sapienti e, anche quando non vogliamo osservarle, siamo generalmente pronti ad ammettere che esse sono state date per il nostro bene. Spesso, però, le circostanze in cui ci troviamo sfuggono a qualsiasi spiegazione logica. Quando insorgono situazioni improvvise, ingiuste, irrazionali, o addirittura drammatiche, il nostro cuore è ricolmo di confusione e di avvilimento. Cominciamo subito a mettere in discussione il fatto che Dio si prende cura delle sue creature e che ogni cosa è nelle sue mani. È difficile sopportare le avversità, e lo è molto di più accettarle. Se Dio avesse veramente il dominio su ogni cosa, perché mai permetterebbe un tragico incidente automobilistico o la perdita di un lavoro di vitale importanza per una famiglia? Come può egli permettere che una persona cara si ammali di cancro o che un bambino muoia? Jerry Bridges, in un momento di particolare difficoltà, volendo rafforzare la propria fiducia in Dio, iniziò un lungo studio biblico sul tema della sovranità divina. Ciò che egli è riuscito a scoprire gli ha cambiato la vita. In "Fidarsi di Dio" egli mette a disposizione di tutti il frutto del suo lavoro.