Tab Article
Il Forum europeo tenutosi a Milano sul tema "Amore e odio per l'Europa" è stato un evento maggiore che ha riunito numerosi psicoanalisti provenienti dalle Scuole europee e mondiali del Campo freudiano, mettendoli a confronto con specialisti di diverse discipline, economisti, politologi, filosofi, storici, giuristi. La posta in gioco di questo straordinario dibattito era una riflessione, ormai urgente, sullo spazio europeo. Con questo si intende ovviamente non solo lo spazio geografico - tuttavia importante da definire concretamente nella prospettiva della globalizzazione - ma soprattutto lo spazio politico, di pensiero, di scambi che non possono limitarsi al mercato, se non vogliamo che l'Europa cada nell'indifferenza dei popoli che la abitano. In un'epoca in cui le tensioni ideali non sono più un motore vivo della storia, bisogna puntare a far nascere il desiderio per altre vie. Il capitalismo ha scelto il diluvio d'oggetti, quel che siamo soliti chiamare consumismo e che mostra la corda nei vicoli ciechi in cui ci ha condotti il neoliberismo. Con la psicoanalisi possiamo trovare nuove strade, possiamo aprire a un'erotizzazione del pensiero, un amore che resta attualmente soffocato dietro le forme di odio cui spesso abbiamo assistito negli ultimi tempi. L'insegnamento freudiano però non ci lascia ignari del fatto che né l'odio né l'amore sono mai puri, ed è con questo intreccio complesso che, in molti modi, i testi del libro cercano di confrontarsi.