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"Schermi corsari" mette insieme i più significativi interventi di Pier Paolo Pasolini apparsi in televisione (alcuni persino inediti in Italia). Il libro ricostruisce il nucleo del suo universo teorico ed estetico; ripercorre alcune tappe della sua storia personale; pone in dialogo queste riflessioni con quanto si ritrova in altri articoli, saggi, interventi pubblici. Parafrasando uno slogan che Pasolini ideò per la presentazione de "Il Vangelo secondo Matteo", si potrebbe dire che questo libro "senza concedere niente, dà tutto", riconoscendo al suo pensiero l'impegno di una ricerca la cui profondità è stata troppo spesso ignorata. Alcuni documenti filmati, nei quali Pasolini formulò osservazioni preziosissime, sono stati distrutti dalla rai subito dopo la sua morte: una fatale damnatio memoriae. Egli attaccava un medium considerato "alienante" non in quanto contenuto, ma in quanto cornice. L'autore come ognuno potrà rendersi conto leggendo le pagine del libro, riteneva la tv pericolosa, non solo per la sua natura di dispositivo attraverso il quale il potere si autolegittima sempre, ma anche per quella "deriva di senso" che azzerava allora (come oggi) ogni difesa critica dello spettatore.