Tab Article
Negli anni dell'acceso dibattito politico e religioso post-tridentino, il neoeletto papa Gregorio XIII (1572-1585), al secolo Ugo Boncompagni, dovette difendersi da un'associazione indicata nelle sacre scritture fra l'anticristo e il drago raffigurato nel proprio stemma gentilizio. Da qui nasce un'estesa produzione figurativa, letteraria e scientifica, patrocinata dalla famiglia Boncompagni e volta a ridefinire il significato simbolico del drago, che questo libro riporta alla luce e analizza. Ripercorrendo le vicende dell'erudita discussione, il libro offre un inedito spaccato della cultura e della società di corte nella Roma di Gregorio XIII.