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Nella prestigiosa raccolta magnogreca del Museo Archeologico Nazionale di Napoli un ruolo di spicco è rivestito dal materiale proveniente da Ruvo di Puglia, florido centro peuceta, che con i suoi ritrovamenti fu tra i protagonisti del vivace mercato d'antichità ottocentesco. Il volume raccoglie i vasi apuli a figure rosse di sola provenienza ruvese immessi nel Real Museo Borbonico, attraverso differenti acquisizioni, al fine di arricchirne le collezioni. L'indagine è stata occasione per rileggere una storia fra le più interessanti della cultura europea e presentare alla comunità scientifica, riuniti in un unico corpus, importanti esemplari della produzione ceramica italiota insieme ad altri sino ad ora inediti. Rinvenuti nelle sepolture, erano simboli di status con cui l'élite ruvestina affermava il proprio ruolo all'interno della società. Lo studio dei vasi si è focalizzato sulle caratteristiche tecniche e artigianali, sulle raffigurazioni e sui miti dipinti, un repertorio straordinario di racconti e immagini, e sulla loro relazione con il sistema ideologico delle comunità apule di V e IV secolo a.C. di cui sono efficace testimonianza.