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La sezione monografica dedicata a "La datazione delle malte in architettura" raccoglie dieci contributi di singoli studiosi o gruppi, italiani e stranieri, che da tempo si occupano del tema. Senza pretendere di fornire un panorama esaustivo delle ricerche a livello internazionale, la curatrice della sezione ha invitato alcuni studiosi a scrivere saggi di tipo metodologico sui metodi di datazione archeologica e archeometrica delle malte che, al momento, sembrano fornire i migliori esiti sul campo. La sfida è senza dubbio stata quella di avvicinare fisici, chimici, architetti, ingegneri e archeologi in un confronto aperto sui rispettivi modi di fare ricerca e di divulgarne gli esiti.Nella sezione "Casi di studio" trovano poi spazio contributi sull'archeologia del cantiere della c.d. stoà?-?basilica di Hierapolis, sulle chiese di San Vittore di Brembate Sotto e di Santa Maria a Buiano in Casentino, sulle fortificazioni del Titano (San Marino) e sulla stratigrafia ancora osservabile, dopo i restauri di fine '800, nel Castello di Milano. Un ultimo intervento mette a confronto le esperienze di archeologia dell'architettura in Francia, Italia e Svizzera.