Tab Article
Franco Riva, bibliotecario della Civica di Verona, si è sempre identificato appieno nel suo "mestiere feriale", ha fatto propria la battaglia ("d'ordine morale"), per l'aggiornamento delle biblioteche, per la riconquista di un pubblico distratto e distante da esse soprattutto per la loro mancanza di un linguaggio di comunicazione al passo con i tempi; ha creduto nel ruolo dell'AIB per la promozione delle biblioteche, senza lesinare critiche ad atteggiamenti un po' troppo accademici; ha chiamato in causa i bibliotecari per la loro inerzia di fronte al declino degli istituti e lo svilimento della professione, per l'accondiscendenza verso politici e amministratori incompetenti e arroganti; ha scosso l'opinione pubblica incapace di accorgersi che l'istituzione di biblioteche efficienti e moderne costituisce il presupposto per la diffusione dell'"umana cultura" ed è garanzia della civile convivenza dei popoli, nel rispetto reciproco.