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Nani, gobbi, dementi, zoppi, gozzuti: la crudeltà dei potenti nella scelta delle figure di cui circondarsi per divertirsi e per mettere in risalto, per contrasto. la propria potenza, saggezza e bellezza non ha avuto storicamente limiti. Giullari e buffoni tuttavia non erano caratterizzati solo dalle proprie minorità fisiche, ma anche - e soprattutto - dagli abiti che il sovrano faceva loro indossare per sottolinearne l'irriverenza, la follia e l'imperfezione. Questo libro, corredato da un ricco apparato di immagini, racconta come l'aspetto esteriore del buffone si sia standardizzato nel corso dei secoli, fino ad assumere le sembianze del "jolly", che noi tutti riconosciamo. Un'evoluzione graduale e complessa, che sotto la superficie di vesti e accessori, rivela mutamenti profondi, attinenti alla sfera della sensibilità e della moralità.