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È oggi indispensabile e perfino inevitabile prestare ascolto alla voce dì Tariq Ramadan, uno dei più interessanti e preparati interlocutori sulla questione dei rapporti fra Europa e Islam. Naturalmente, si può essere poi in tutto d'accordo o in disaccordo con lui. Ma c'è un motivo per il quale è moralmente obbligatorio accettare il dialogo con lui e quindi stare, civicamente parlando, "dalla sua parte". Tale motivo è che, oggi, Tartuffe sarebbe contro Ramadan; e contro di lui si schierano difatti, puntualmente, tutti i troppi tartuffes che popolano la politica e i massmedia. Se e quando i tartuffes sono contro qualcuno, gli uomini liberi non possono non sentirlo come un amico; e non ritenersi onorati di sentirlo tale.