Tab Article
"Presente e riconoscibile il demone dell'ispirazione in questo libro di Natalia Stepanova - autrice di origine russa, di lingua densamente e proficuamente italiana, di umori colmi e di passioni vigilate - suggerisce, spinge, accende, strema, e conduce per ritmi veloci, dentro dense percezioni. E prova come per manifestarsi la poesia non possa che nutrirsi della poesia che l'ha preparata e preceduta. [...] "il sentimento barbaro", che dà titolo alla raccolta e la apre, è parola ricondotta alle sue scaturigini, verità instancabilmente tentata. I temi sono l'innocenza iniziale, la promessa salute, un mondo che ha germinato gli dèi della bellezza e dell'amore e che si sconfessa nella pena, nella mancanza. L'io dominante si muove in un teatro mobilissimo, compreso di affermazioni e di smentite, con un ardore che non teme l'eccesso e l'enfasi come può solo chi è avido di esistenza. Avidità che è ampiezza di visione, dove realtà e sogno, ebbrezza e malinconia si confondono e s'alternano. Compresa di varie stratificazioni questa raccolta in cui la scrittura sposa le immagini e chiama a una lettura che è gioco danzante e pensiero mobilissimo - si pone come l'esito di un sentire chiaro ed aperto. Ed è il molto che può la poesia." (dalla prefazione di Elio Pecora)