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Il libro comprende tre brevi saggi del Marchese de Sade, tutti datati 1782, tra i primi che egli scrisse in prigione: Strenna filosofica. Lettera di de Sade a M.lle De Rousset, Pensiero; Dialogo di un prete e un moribondo. Oltre a questi, un saggio di Elémire Zolla sul sadismo, pubblicato nel 1961 e ormai introvabile. Nei suoi testi de Sade cerca di spiegare filosoficamente il suo illuminismo radicale, figlio certo del pensiero di Rousseau e Diderot, ma soprattutto delle teorie estreme di d'Holbach e La Mettrie. Egli abbozza qui l'idea, trasferita poi nei suoi romanzi maggiori, di una società dominata da una morale "amorale" che, in accordo con le leggi della Natura, permetta all'individuo forte di conquistare la propria felicità attraverso il pieno godimento delle sue inclinazioni, a scapito degli individui più deboli. Da qui la necessità di negare ogni filosofia e ogni religione che cerchi di consolare l'uomo nella trascendenza di un principio o di un'entità suprema.