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""Nessuno sa quando il lupo sbrana" dice Maddalena Capalbi in una poesia della prima parte di questa raccolta, che vede un perturbante andirivieni delle figure della madre e del padre con qualche sporadica apparizione di congiunti poco amichevoli quali uno zio dalle dubbie intenzioni ("Lo zio ricco") e una zia suora che "non perdona" ("Le pecorelle"). Non siamo difatti in presenza di una lirica monologica bensì dentro un serrato dialogo di un soggetto femminile col suo ben visibile contorno famigliare, di una bambina-adolescente-giovane donna ora sottomessa ora ribelle, ed è alla ribelle che si deve quest'eruzione poetica che conosce tanto la dolcezza dei moti di pietà quanto i tormenti della sete di vendetta: farà "in tempo a difendersi", si chiede, su una strada che non conosce, a mantenere un "viso combattente"? L'interrogativo va ben al di là della storia personale: dice l'incertezza di noi tutti." (Dalla prefazione di Anna Maria Carpi)