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"Sento le voci", seguito ideale di "Anime strane è scritto" "in forma di monologhi" per ridurre al minimo la finzione narrativa. Tutte le storie sono trascrizioni dirette di discorsi di "matti" ascoltati e annotati dal dicembre 2006 al febbraio 2008 nel corso di un anno durante la mia attività psichiatrica, scritti e rivisti con Lucetta Frisa. Protagoniste sono le voci dei "matti" che riferiscono delle loro "voci" durante i colloqui con uno psichiatra che non prende la parola per curare il sintomo ma le annota nel suo diario. Monologhi e racconti tornano nel libro come schegge di un discorso che non potrà mai concludersi, perché interminabile. (Postfazione di Massimo Barbaro)