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La fama dell'archeologo roveretano Paolo Orsi è strettamente legata alla sua infaticabile opera di ricerca e di salvaguardia dei monumenti antichi della Sicilia e dell'Italia meridionale. Nonostante la messe degli scritti prodotta dal grande studioso, a oltre un settantennio dalla sua scomparsa i suoi taccuini, in gran parte inediti, costituiscono una fonte inesauribile di notizie per la storia dell'isola. Il volume presenta una revisione delle problematiche relative alla necropoli della Vigna Cassia a Siracusa, sulla scorta delle trascrizioni delle note registrate durante le esplorazioni condotte dall'Orsi, contenute nei taccuini n. 24 (1894), 105 (1915-'16), 100 (1915), 110 (1918), 113 e 102 (1919). Nelle appendici, oltre alle trascrizioni, vengono presentati i risultati dello studio dei ritrovamenti archeologici registrati da Orsi, e precisamente: iscrizioni e varia (Maria Domenica Lo Faro), lucerne (Gaetano Bevelacqua), monete e corredi tombali. Il tutto viene corredato dai rilievi topografici con piante e sezioni della zona del vestibolo (Valeria Battaglia).