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L'opera "I Mille", fu scritta da Giuseppe Garibaldi dieci anni dopo la sua famosa impresa, come del resto si rileva da una lettera che Garibaldi inviò a Riboli il 20 febbraio 1872, nella quale gli dà notizia che il manoscritto è pronto per la stampa. Rifiutato da vari editori per l'aspro contenuto, in certi casi fortemente irriverente, l'opera fu pubblicata nel 1874 in pochi esemplari, con i tipi di Camilla e Bertolero di Torino. Per quanto quindi fosse un'edizione privata per i soli sottoscrittori, ciononostante la sua uscita suscitò vivacissime e aspre polemiche. Un Garibaldi con l'animo amareggiato, sferzante, spesso irriverente, che insorge contro i preti, contro i conservatori, contro la monarchia, contro Mazzini, contro tutti e tutto, infine contro l'ordinamento sociale, ch'egli considera fondato sull'ingiustizia e sulla violenza.