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Chi è la Musa? Oppure, cosa è una Musa? Esiste una Musa "moderna"? Già in età classica ci si è interrogati sul meccanismo umano o divino che la rende partecipe, spesso persino protagonista eccessiva, dell'opera dell'artista. Si tratta di una dea "classica", come ci invitano a credere i miti greci di Mnemosine e di Diotima. Ma talvolta è soltanto la donna "ideale", in una progressiva ricomposizione e normalizzazione del personaggio mitico. Eppure in casi eccelsi ed emblematici essa ci appare solo un Pretesto per la creazione. Diversamente, la Musa moderna può assurgere a (co-)Artefice dell'opera d'arte. Infine la domanda inquietante: possiamo identificarla con un essere concreto? E, avanzando nella definizione del modello identificativo, chi è, allora, se è mai esistita, la più grande e celebrata Musa del Novecento? Questi solo alcuni degli interrogativi che accompagneranno il lettore alla scoperta della Musa moderna, un "percorso" tra lingua e immagine che inizia nell'antichità per concludersi in quella che è la Modernità più recente. Fino a pervenire al simulacro sommo: Gala, ovvero Gala-Dalì.