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Se c'è un tesoro impolverato, nella letteratura italiana, va cercato nei periodici per l'infanzia. È così, sfogliando le prime annate del "Corrierino", che Mauro Novelli ha riscoperto alcune pagine giovanili di Delio Tessa: sei pezzi già inconfondibili, inaugurati da una poesia in lingua, "La Pirottina", che segna l'esordio a stampa di uno dei maggiori lirici del nostro Novecento. Rivolgendosi ai bimbi, Tessa sperimenta molti degli ingredienti sfruttati nelle vesti di poeta in milanese, a partire dall'insistenza su note funebri e dal ricorso spinto ai dialogati, volti a restituire spicchi fragranti di quotidianità borghese, con ironia pari all'affetto.