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Nel 1961 il grande studioso di paesaggio agrario Emilio Sereni pubblica "Storia del paesaggio agrario italiano", un libro che rimane ancora un caposaldo per la cultura italiana ed europea per indagare le trasformazioni agricole, politiche e sociali del territorio italiano. Le ricerche di Emilio Sereni non sono oggi meno attuali di ieri. Sereni ha lasciato agli altri studiosi, alla società civile, agli amministratori e gestori direttamente coinvolti nella trasformazione del territorio, la sua personale definizione di paesaggio agrario che è diventata ormai universale: esso è quella "forma che l'uomo, nel corso ed ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale". Nuovi percorsi, nuove letture, nuove indagini danno fresca linfa al testo sereniano, e sono tutti raccolti in questo ricco volume, seguendo un'articolata connessione e un fruttuoso amalgama di dottrine tanto cari allo scienziato. Centocinquanta saggi di più di 160 studiosi, per la maggior parte italiani, provenienti da settori disciplinari e di ricerca anche molto diversi tra loro, legati a stretto filo dalla figura e dall'opera di Emilio Sereni, la cui eredità scientifica è pienamente presente: tra queste pagine si può dire sia stata scritta quella Storia del paesaggio agrario italiano "del secondo Novecento e dell'inizio del secondo millennio" interrotta nel 1961. Prefazione di Massimo Quaini.