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Chi può spiegare Starobinski meglio di Starobinski stesso? Chi, meglio di lui, può farci entrare nella vastità della sua ricerca? "La parola è per metà di colui che parla..." è il risultato di cinque conversazioni fra Gérard Macé e Jean Starobinski, andate in onda su France Culture nel 1999. Dieci anni dopo, i due amici scrittori hanno rielaborato scrupolosamente i loro dialoghi con l'obiettivo di pubblicarli: le domande precise di Gérard Macé, le sue considerazioni che rivelano una conoscenza appassionata dei testi del grande critico, si alternano alle risposte puntuali di Starobinski che traducono il carattere "polimorfo" del suo sapere. La citazione iniziale di Montaigne che dà il titolo al libro: "La parola è per metà di colui che parla e per metà di colui che ascolta", diventa allora illuminante. La parola è movimento, è uno scambio che produce ricchezza, e il "pensare in società" di cui parla Starobinski rispecchia la grande generosità intellettuale che questo immenso critico ha dimostrato durante tutta la sua carriera di insegnante e di scrittore. Il volume permette, sia al profondo conoscitore dell'opera di Starobinski, sia al lettore meno assiduo, di addentrarsi nel "dedalo", come lo definisce Starobinski stesso, della sua opera.