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Invernizzi si sporca le mani per aprire un'acqua pura, in grado di favorire abluzioni interiori. L'acqua, la rugiada dello spirito, il fluido divino che porta energia nella terra mortale, sono nella ricerca della grande opera alchimistica: "rari sono gli uomini che hanno visto dell'acqua pura. Chi ne bevesse sarebbe certo di morire; chi facesse le sue abluzioni con l'acqua pura sarebbe disintegrato. L'acqua pura è più nociva degli acidi più pericolosi e il suo potere solvente è tale che disintegra pressoché tutti i corpi. Tutti i corpi, salvo uno". Questo uno è il mistero sotteso al segreto dell'acqua che proviene dal cielo: "più concretamente, riconosciamo che tutta la fisica, tutta la chimica, e, dietro di loro, tutta la biologia e, ancor più lontano, tutta la conoscenza dell'uomo fino a quella delle sue società e alla politica, devono esser ripensate tenendo conto delle scoperte di Pauling, Bernal, Piccardi e Giao, che hanno trovato la composizione dell'acqua, come essa serva da intermediaria tra le forze galattiche e tutto ciò che vive sulla terra, e come i suoi raggruppamenti pentaedrici, sensibili a queste forze, arrivano a immagazzinare la loro energia e a trasmetterla".