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Sul filo di un delicato equilibrio tra narrativa e cronaca, il racconto di un personaggio "di multiforme ingegno", che ha attraversato la storia del Novecento vivendo la propria epoca con intensità di sentimenti. Sandro Angelini ha lasciato forte traccia di sé non solo nelle vicende di Bergamo, la sua città, ma anche in Europa e nel mondo, dall'Oriente all'Africa, dal Pacifico al Centro America, dove i suoi studi e i suoi lavori sono e saranno oggetto di interesse per gli studiosi dei vari campi del sapere. Questa dunque, priva di alcun intento agiografico, non è solo la storia di un grande architetto; è la storia di un protagonista del suo tempo, dall'infanzia vissuta vivacemente in una Valtesse allora in piena campagna, alla vecchiaia ancora protesa nel ruolo di stimolante consigliere dei pubblici amministratori, viaggiando attraverso le vicende familiari, l'esperienza del servizio militare, trascorso tra Sapri e le isole egee come "pittore di guerra" (scrive ai genitori di sentirsi in quei mari come l'ultimo nipote di Ulisse), l'affermazione professionale, il ruolo di soprintendente onorario, le missioni internazionali. Appendice a cura di Piervaleriano Angelini.