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"L'accostamento all'opera, al percorso di Bruno Visinoni trova nell'espressione delle incisioni un aspetto di singolarità, di acuta sintomaticità. L'attività incisoria libera la soggettività dalla materia pittorica; ci consegna la sottile emozione come di fogli perduti e ritrovati, nel senso trepido, lievemente ossessivo di uno scorrere di diario. Charles Baudelaire, nel suo volume "Scritti sull'arte" propone pagine che esplorano figure, temi, forme dell'arte in un flusso temporale dove suggestivamente si intrecciano io lirico e io narrativo, immaginazione e natura, la forza, la grazia nativa del temperamento e la risonanza di pensieri, di relazioni. Con intuizione così suggerisce la natura dell'acquaforte: 'inscrire sur la planche son individualité la plus intime'. Bruno Visinoni vive le ragioni profonde dell'incisione, il 'tempo povero' dell'incisione custodisce la vita intima di visioni, sentimenti, evocazioni. Dice il pittore: 'Nella mia memoria è rimasta l'alchimia del procedimento con i suoi profumi e odori caratteristici e l'indelebile emozione che suscitò in me il poter stampare su un foglio di carta le figurine che avevo inciso su una lastrina di metallo'." (S. Crespi)