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In questo quarto volume dedicato al drammaturgo, regista e attore, sono raccolti due testi in lingua siciliana, entrambi pensati, scritti, messi in scena, vissuti nel cuore pulsante dell'Albergheria, quartiere popolare di Palermo dove Franco Scaldati per dieci anni ha condotto un'attività di teatro-laboratorio capace sia di coinvolgere in modo nuovo e stimolante le vite degli abitanti, sia di trarre da quelle stesse vite e dalle tradizioni del luogo un'ispirazione al tempo crudamente drammatica e genuinamente comica. Se "La notte di Agostino il topo" è la parabola esistenziale di un uomo che assomiglia troppo a un roditore, giocata tra le gag esilaranti dei due protagonisti e le voci degli animali che popolano la notte del titolo, "in uno spaccato di sognante realismo magico" (Roberto Giambrone), "Sonno e sogni" è una summa della poesia di scena dell'autore, articolata tra frammenti, lirici e drammatici, slegati tra loro ma accomunati da quella speciale sensibilità che si risveglia quando si è capaci di spingersi oltre la nuda evidenza della realtà per sondare gli sfuggenti territori del sogno. Un testo insolito anche per la particolarissima veste grafica dei versi del poeta.