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Dopo la scomparsa di Grotowski, Eugenio Barba ripresenta, arricchito da un'appendice d'addio al Maestro, il libro già da lui pubblicato prima della fine del secolo. "La terra di cenere e diamanti", che prende il titolo dal film di Wajda, racconta gli anni passati dall'autore in Polonia daI 1961 al 1964 e il suo apprendistato di teatro e di vita al Laboratorio delle 13 file di Opole, dove Grotowski elaborava il "Nuovo Testamento del Teatro". Barba ci racconta dal vivo la rivolta del Maestro, condotta giorno per giorno con personaggi notevolissimi, e il progressivo affermarsi grazie alla divulgazione che lui stesso ne faceva all'estero, a dispetto della pesante situazione repressiva di quegli anni polacchi.